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22^ puntata - ''LE PROPRIETÁ BENEFICHE DEL MANDARINO''

22^ puntata - ''LE PROPRIETÁ BENEFICHE DEL MANDARINO''


LE PROPRIETÁ BENEFICHE DEL MANDARINO
Il mandarino (Citrus reticulata) appartiene alla famiglia delle Rutacee (genere citrus insieme al cedro e al pomelo) ed è un albero da frutto. Dei tre appartenenti al genere Citrus è l’unico frutto dolce. Il suo arbusto è alto poco più di due metri e, in alcune particolari varietà, può arrivare anche a quattro. Ha la forma di una piccola sfera leggermente appiattita sopra e sotto e le sue foglie si presentano piccole e profumate. La polpa ha il classico colore arancio chiaro ed è costituita da piccoli e succosi spicchi. Anche la buccia, sottile e profumata, è arancione ed è molto facile rimuoverla per assaporare il frutto. Il mandarino generalmente viene consumato fresco ma è anche particolarmente apprezzato sotto forma di frutta candita o marmellata. Un albero adulto può fornire circa 600 frutti all’anno, considerati molto preziosi per la salute, specialmente nei mesi autunnali e invernali quando le difese immunitarie si abbassano e si è quindi più esposti ai “mali di stagione”. I mesi migliori per acquistarli sono da gennaio a marzo e a dicembre ma occorre dire che in quest’ultimo mese generalmente raggiungono il massimo della maturazione e quindi del gusto.

Le varietà del mandarino
- Mandarino King (Citrus nobilis - Citrus deliciosa), pianta di origine cinese, alta fino a 4,5 mt con chioma espansa; è stata importata in Europa all'inizio dell'Ottocento ed è considerata un ibrido tra mandarancio (Citrus reticolata) e l’arancio dolce (Citrus sinesi). I frutti molto succosi, sono di grandezza media e con la buccia sottile.
- Mandarino Cleopatra (Citrus reshni), pianta originaria dell'India con frutti molto simili alle clementine nella forma. La buccia è di color arancio, poco aderente alla polpa, è ricca di semi ed ha un sapore molto gradevole. Questa varietà viene anche utilizzata anche come pianta ornamentale per la lunga persistenza dei frutti.
- Mandarino Satsuma (Citrus unshiu) è una pianta medio piccola, originaria del Giappone ed è stata portata in Italia verso la fine dell'Ottocento. I suoi frutti sono mediamente grandi con la buccia sottile e la caratteristica di questa specie è che i semi sono pressochè inesistenti. I suoi frutti vengono considerati maturi quando ancora la sua buccia non ha raggiunto la classica colorazione arancione. Inoltre è una pianta che resiste bene al freddo.
- Mandarino tangerine o tangor (Citrus tangerina) appartiene al gruppo dei Tangerini, ed è un frutto di forma rotonda arancione-rosso più piccolo delle arance e con un gusto molto gradevole. Il nome tangerino deriva da Tangeri, Marocco, il porto da cui è stato poi portato in Europa.
- Mandarino Cinese o Kumquat, appartenente al genere Fortunella, di origine asiatica, di cui esistono 2 specie: il Narumi, (Fortunella japonica) che presenta piccoli frutti sferici come dei mini-aranci, e il Nagami (Fortunella margaritha), con piccoli frutti ovali. La particolarità di questo agrume è che si consuma intero senza sbucciarlo poichè la buccia è aromatica e dolce mentre il succo è aspro. Il suo sapore viene particolarmente esaltato se conservato sotto spirito.

Il mandarino ha anche dato vita ad altri 2 noti ibridi:
- il Mandarancio (Citrus reticulata), le cui origini non sono note, con frutti e buccia arancione spessa ma facile da togliere e una polpa dolce, ricca di succo;
- le Clementine (Citrus clementina), che prendono il nome del frate missionario Clemente Rodier, che le coltivò in Algeria, e rappresentano un mix tra il mandarino e il mandarancio.
Infine il Mapo (Citrus x tangelo), che è un incrocio tra mandarino "Avana" e pompelmo "Duncan". I suoi frutti hanno una buccia molto sottile che resta in buona parte verde anche a piena maturazione; la polpa ha un sapore leggermente acidulo.

Caratteristiche del mandarino
Per capire se un mandarino è buono basta “testare” il suo peso (che deve essere consistente rispetto al volume); inoltre la buccia deve essere tesa e molto “attaccata” alla polpa. Il frutto va consumato dopo aver tolto la buccia, facendo molta attenzione a non intaccare la polpa interna. Va conservato in luogo fresco e asciutto per una settimana al massimo. La “dose” giusta per una persona è rappresentata da due frutti. Le sue proprietà benefiche sono innumerevoli, per questo vale la pena di consumarlo con regolarità.

Le proprietà del mandarino
Il mandarino ha notevoli proprietà terapeutiche. Del frutto non si butta nulla: la sua buccia infatti è piena di limonane (principio antiossidante) che ha la caratteristica di ritardare l’invecchiamento della pelle e sempre dalla buccia si estrae un olio essenziale in grado di calmare l’ansia e combattere insonnia e ritenzione idrica. Molto ricco di vitamina C, essenziale per mantenere reattivo e vigile il cervello, il mandarino è anche ricco di fibre e carotene e possiede anche molte vitamine del gruppo B e vitamina A, oltre ad una consistente percentuale di ferro, magnesio e acido folico. In considerazione della notevole quantità di fibre in esso presenti, il mandarino risulta particolarmente indicato per il benessere dell’intestino e viene indicato nelle diete perchè si presenta come un frutto nutriente e facilmente digestivo. A differenza di altri agrumi, i semi del mandarino, anche se masticati, non solo non fanno male ma apportano vitamine. La polpa del mandarino (ricca di vitamina C), è utile per prevenire il raffreddore e protegge mucose e capillari, la vitamina P, invece, combatte la ritenzione idrica e favorisce la diuresi; inoltre contiene calcio, potassio e fibre, indispensabili per le ossa e per l’intestino e regola la pressione arteriosa. Gli scienziati del National Institute of Fruit Tree Science e anche altri studi paralleli sostengono che il mandarino avrebbe proprietà antitumorali (sembra che bere un bicchiere di succo di mandarino al giorno riduce il rischio di sviluppare il tumore del fegato) e proteggerebbero il cuore. I ricercatori australiani sostengono, inoltre, che il consumo di arance e mandarini ridurrebbe del 50% le probabilità di cancro del tratto digestivo e del 20% di ictus.

Valori nutrizionali del mandarino per 100gr. di prodotto
Proteine: 0,9
Lipidi: 0,3
Glucidi: 17,6
Fibre: 1,7
Vitamine:A, B, C, PP
Minerali: Ferro Potassio, Calcio, Fosforo
Calorie: 72

Conservazione dei mandarini
I mandarini si conservano a temperatura ambiente per 2 o 3 giorni, ma se si vuole conservarli più a lungo, vanno riposti in un luogo fresco o nel frigorifero dove dureranno anche fino a 10 giorni.

Il mandarino in cosmesi
Il mandarino ha sulla pelle un effetto depurativo e drenante ma non solo: l’olio di mandarino è utile anche per combattere la ritenzione idrica e gli inestetismi della cellulite. Infatti utilizzando la buccia del mandarino viene creato un olio con il quale si può effettuare un salutare massaggio sulle gambe che facilita il riassorbimento dei liquidi e riduce la cellulite. Sono anche note le sue proprietà emollienti, purificanti e stimolanti particolarmente importanti per il corretto funzionamento del metabolismo. L’olio di mandarino (biologico al 100%) è quindi molto efficace per i massaggi corporei; a fine trattamento viene completamente riassorbito lasciando la pelle vellutata ed idratata.
fonte: benessere.com


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