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La ceramica si ispira alla natura: toni neutri e sobri «alla conquista dell'America»

La ceramica si ispira alla natura: toni neutri e sobri «alla conquista dell'America»




Morbidezza, naturalezza, eleganza: il mondo della ceramica italiana parte alla conquista del mercato nordamericano giocando la carta della preziosità e della raffinatezza. Perchè è vero che la maggioranza dei consumatori statunitensi e canadesi predilige un gusto «country» e rustico per le proprie abitazioni, ma i produttori italiani difendono il principio secondo cui, anche oltreoceano, le piastrelle made in Italy debbano distinguersi sempre non solo per le loro caratteristiche tecniche di qualità e innovazione, ma anche per la ricercatezza dello stile e del design.
Ecco perchè alla fiera Coverings dedicata ai materiali per i rivestimenti di Las Vegas, i brand italiani hanno partecipato in massa (circa cento le presenze sotto il cartello unitario «Ceramics of Italy» organizzato da Confindustria Ceramica, che partecipa tramite una joint venture alla società che organizza la fiera), portando collezioni di pregio, destinate alla fascia alta del mercato, tutte accomunate da uno stile che si richiama per lo più ad atmosfere calde e al mondo della natura, attraverso l'uso di colori sobri e tonalità neutre, di decorazioni semplici e minimali, di forme e fantasie che ricordano materiali come legno e pietre, di dettagli dal sapore vintage. Sempre all'insegna della naturalezza e di un lusso non ostentato.
Le superfici delle piastrelle – secondo una tendenza in vigore ormai da qualche anno – si fanno sempre più ampie e lisce, mentre lo spessore si assottiglia, e questo contribuisce non solo a trasmettere un effetto di maggiore eleganza, ma anche a rafforzare la forza espressiva della ceramica e la sua personalità. Un esempio è la collezione Timeless Marble di Lea Ceramiche che, grazie all'utilizzo delle tecnologie più avanzate, riproduce in grandi moduli dalla superficie levigata i dettagli e la preziosità del marmo. La scelta del grande formato aggiunge una nota di design anche alla collezione Rug di Fondovalle, ispirata a eleganti tappeti di cui i listelli di gres porcellanato riproducono la trama, come se fossero milioni di fili intessuti tra loro. Alla preziosità delle pietre si richiama invece la nuova linea Charme di Gardenia Orchidea, anch'essa in gres fine porcellanato, disponibile in sei diverse colorazioni e molte combinazioni di intarsi e decorazioni, per una resa il più possibile personalizzata.
Ha voluto invece ricreare l'atmosfera calda del legno di recupero l'azienda Italgraniti con la serie Scrapwood in gres porcellanato, che propone sei diverse superfici (piallate, invecchiate, spazzolate, naturali...) da combinare insieme per dare un effetto di grande naturalezza e armonia. Effetto legno anche per il progetto Dakota di Flaviker (gruppo Abk), che rilegge ancora una volta il gres porcellanato ispirandosi alle tavole di Ontano, un'essenza caratterizzata da naturali imperfezioni date dall'invecchiamento, come graffi, aloni e micro-forature: "difetti" che diventano punto di forza e tratto distintivo della collezione.
Il gusto per i materiali invecchiati e le atmosfere vintage caratterizza molte delle collezioni presentate a Las Vegas dalle aziende italiane. Portland 325, di Ceramica Ariana, prende il nome dal codice della polvere di cemento comunemente utilizzata per produrre il calcestruzzo: tutto il progetto si ispira infatti alle superfici (imperfette e un po' «rough») del recente passato. L'effetto invecchiato, dato dalla grafica e dalla struttura, è alla base anche di Native, la nuova collezione firmata Ceramica Sant'Agostino, in cui il gres porcellanato è lavorato con una speciale finitura (Antique) che conferisce al prodotto un'elegante usura naturale.
di Giovanna Mancini

fonte: il sole 24 ore


14/05/2014
LD Edilizia