Giramolfetta
 MOLFETTA - domenica 19 maggio 2024 - Giramolfetta anche su... Facebook You Tube
 
La storia delle scarpe a tacco alto - 3^ parte

La storia delle scarpe a tacco alto - 3^ parte


Siamo nel XX secolo
Mentre i tacchi alti hanno goduto di una diffusa popolarità verso la fine del XIX secolo, agli inizi del XX secolo, le donne hanno reclamato una calzabilità più comoda, scarpe possibilmente con suola piatta – accorgimento, questo, che si radicherà ancora più negli anni ruggenti (la decade 1920-30), quando suole dette “quasi a terra” -con tacchi visibilmente più elaborati e di minore altimetria- incoraggeranno, le donne di charme, al ritorno al “tacco Luois”. Ma la depressione di quegli anni influenzerà particolarmente la moda occidentale, con calzature dai rialzi meno stilizzati e più bassi.

Vedi Immagine
Scarpe anni '30
Hollywood, tuttavia, darà al tacco un nuovo e più elegante look, come le scarpe delle stelle del cinema (Ginger Roger) con tacchi, non altissimi, bianchi e scintillanti di glitter. Sta iniziando una sfida alla moda calzaturiera francese ed europea in generale.


Nel 1940, gli accessori di lusso erano molto scarsi tra le famiglie occidentali, a causa della Seconda Guerra Mondiale, e le calzature con i tacchi tendevano a rimanere moderatamente alte e spesse.
Vedi Immagine
Scarpe anni '40
La rinascita dell'Europa occidentale nell'alta moda inizia nel dopoguerra, in particolar modo nei primi anni ’50, grazie al designer francese Christian Dior e alla sua collaborazione con lo stilista di scarpe Roger Vivier.

Insieme sviluppano una tomaia scollata denominata “very vamp cut” (con la parte della scarpa che copre la punta e il collo del piede) con un tacco sottile chiamato stiletto, parola italiana che indica un piccolo pugnale con una sottile lama affusolata.

La prima menzione di questo nuovo shoes look si leggerà, sul Daily Telegram, di Londra, il 10 settembre del 1953, e conterrà queste testuali parole: “ Il tacco esageratamente esile e stretto equiparato all’altezza pura dello stesso suggeriscono un percettibile simbolismo fallico-erettile a dimostrazione di una maturità sessuale raggiunta almeno dai francesi”.

I tacchi-Stiletto vennero frequentemente vietati all’interno degli edifici pubblici, perchè erano causa di danni ai parquet e alle pavimentazioni con moquette.


31/05/2014
''Camminare Sano'' a cura di Sabbia Rosa