In agro di Santeramo, percorrendo la strada statale 271 al km 4,2 sulla sinistra si apre una via contorta che dopo circa km 2,5 incrocia la vecchia via Cassanese. Prendendo a sinistra e percorrendola per km 2,2 a destra si incontra la stradella che porta a S. Angelo in contrada Cortofinocchio. Nella zona c’è una dolina (o pulicchio) al fondo della quale ristagna spesso l’acqua piovana a formare il Lago Travato. Sul lato nord-est della dolina sorge il complesso monastico, di epoca bizantina, denominato S. Angelo. La struttura è circondata da un alto muro a secco ed è formata da tre ambienti tra cui una chiesa sorta sulla grotta detta di S. Angelo.
Ad Acquaviva, dalla strada provinciale Acquaviva-Sannicandro fino al bivio per Adelfia, prendendo a sinistra e poi subito la prima a destra, si giunge alla masseria Grande di S. Domenico in contrada Malano. In questo complesso ora in totale stato di abbandono c’era una cappella rurale che a causa dell’incuria e del saccheggio di vandali ha visto andare disperso il patrimonio di affreschi e incisioni che ne adornavano gli interni. Lungo la strada provinciale Acquaviva-Sannicandro è possibile visitare la Masseria Capitolo, o Masseria di Malano, complesso rurale che comprende anche una cappella e una torre normanna. La chiesa al momento è in completo stato di abbandono benchè fino agli anni Cinquanta fosse viva la tradizione di festeggiare presso questa chiesetta la festività di S. Giovanni Battista. Per raggiungere la Masseria detta del Panzariello si percorre il tratto Acquaviva-bivio strada statale Gioia-Santeramo, detta anche strada vicinale S. Elia. Anche qui una cappella nel cui interno si possono ammirare numerosi affreschi con immagini di S. Michele Arcangelo. Lungo la strada per Gioia del Colle, al 4° km sulla sinistra, troviamo la Masseria del Baronaggio con annessa una cappella dedicata ai santi Pietro e Paolo, di recente restaurata dall’attuale proprietario.



04/09/2014