Fattore cistico: questo è sicuramente da mettere in relazione con il precedente, dato che la tossiemia o l’infiammazione accumulata finiscono sempre o quasi per generare un incapsulamento del problema sotto forma di cisti o ascessi.
In molti casi queste cisti definite “benigne” sono la radice di una degenerazione tumorale che si può sviluppare dopo anni di stasi o sommario equilibrio.
Le cisti rappresentano lo sforzo fatto dall’organismo per isolare una situazione che altrimenti genererebbe problemi ancora maggiori.
Se la sostanza o le cisti sono sufficientemente potenti possono produrre un’irritazione cronica che può evolversi in malignità. Frequentemente queste cisti sono formate da materia grassa che deriva anche dall’assunzione di grassi alimentari industrializzati! Questi grassi sono in grado di deprimere il sistema immunitario e quindi favorire lo sviluppo canceroso.
Fattore irritativo: le cellule che divengono cancerose crescono più rapidamente delle altre e sono quindi in uno stato di infiammazione o irritazione cronico.
Il processo infiammatorio produce i 4 segni di base già citati da Ippocrate, che sono: rubor (arrossamento), tumor (gonfiore o edema), dolor e calor. Il processo infiammatorio ha in generale una connotazione positiva, poichè facilita la migrazione dei leucociti che hanno il compito di distruggere le cellule cancerose o qualunque altra sostanza o cellula considerata estranea. Nonostante questo, il processo infiammatorio instauratosi può ritorcersi contro l’organismo se dovesse avere una durata eccessiva: in tal caso andrebbe a demolire la struttura connettivale.
L’infiammazione cronica è sempre un processo irritativo prolungato che debilita le difese organiche e il tessuto nel quale si stabilisce.
Fattore tempo: dice un proverbio medico che ad un cancro (come alla maggior parte delle malattie croniche) servono fra i 10 e i 30 anni per manifestarsi, per cui è giusto affermare che è meglio fare una buona prevenzione e l’iridologia ci aiuta moltissimo in questo. Possiamo applicare le misure preventive necessarie.
Fattore aderente o espansivo: il cancro inoltre ha la caratteristica fondamentale che lo differenzia da gran parte dei processi cronici o degenerativi: in generale, contrariamente ai cancri del sangue o diffusi, ha grande capacità di aderenza agli organi circostanti, causa principale della sua caratteristica invasività.
Fattore costituzionale: certe famiglie hanno una maggiore incidenza di cancro a causa della tendenza genetica ereditaria. In questi casi la malattia si svilupperà soprattutto nelle aree di maggiore debolezza alla luce degli effetti del fattore tossico e quello della debolezza immunitaria. Il fatto che molti forti fumatori non siamo colpiti da tumore nonostante non badino molto alla loro salute rivela che in una costituzione forte lo sviluppa di queste malattie è più difficile.
Fattore immunitario o difensivo: lo sviluppo di una malattia degenerativa come il cancro prevede il superamento delle barriere difensive che non sono più in grado di controllare la disseminazione delle cellule cancerose, che avviene attraverso il sistema linfatico. In condizioni normali, queste vengono identificate e distrutte nei gangli linfatici dove si accumulano. Se queste cellule raggiungono un dato sviluppo si rafforzano e si espandono. Infine, se queste sono numerose, il sistema si sovraccarica e diventa incapace di distruggerle allo stesso ritmo con il quale si riproducono.



22/10/2014