Google brevetta lenti a contatto con scansione dell'iride per login e non solo
Nuovo brevetto in casa Google, e ancora una volta c'entrano le lenti a contatto
Se seguite da sempre Google e i suoi progetti, non solo Android ma anche i risultati ottenuti da Google Lab X, avrete già sentito parlare sicuramente di lenti a contatto smart; oggi, però, non parliamo di queste lenti a contatto, oppure di quelle che Google sta cercando di realizzare assieme a Novartis per controllare il livello di zuccheri nel sangue, ma di dispositivi completamente nuovi, recentemente brevettati dall'USPTO 'United States Patent and Trademark Office'.
Cerchiamo di fare il punto della situazione
Con queste lenti è possibile scansionare l'iride tramite un dispositivo che va messo all'interno dell'occhio (sembra strano, ma il brevetto dice proprio questo): non ci sono riferimenti pratici nel documento, e dunque ci riesce difficile ipotizzare il funzionamento di tutto il sistema; pare condivisibile, però, quanto scrive la fonte, che pensa a un sistema di autenticazione che permette al proprietario di non inserire alcun dato: per accedere a un'area riservata, per esempio, o per fare il login in qualsiasi altro sito o applicazione.
Il funzionamento delle lenti a contatto di Google dovrebbe essere questo: i sensori presenti nel dispositivo effettuano una scansione dell'iride creando l'immagine; questa poi viene confrontata con quella presente su un computer remoto, e, se entrambe corrispondono, allora l'autenticazione riesce e l'accesso a siti e aree riservate può avvenire senza l'inserimento di alcuna combinazione alfanumerica.
Si tratta senz'altro di un esperimento molto interessante, che però non è l'unico di questi tempi: già in passato, per esempio, vi abbiamo parlato di alcuni studi spagnoli sulla possibilità di far loggare tramite le onde cerebrali.
In tale ambito, insomma, il futuro è ancora tutto da scoprire.
fonte:Venture beat
Ottica CASSANO.
17/06/2015
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