Giramolfetta
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I PARTE del secondo appuntamento

I PARTE del secondo appuntamento


Ciao a tutti! Tra un paio di giorni è Pasqua ed è appena trascorso il mese in cui si celebra l’equinozio di primavera. Due ‘momenti’ particolarmente simbolici di cui mi fa’ piacere trattare più ampiamente in seguito………….

Ma prima che trascorra troppo tempo, non voglio dimenticare che marzo è anche il mese in cui si valorizza un episodio che riguarda le donne. E di una donna in particolare voglio parlare, che il 25 ha compiuto ’80 anni.

Da tanti anni porto in itinere un mio progetto musicale in cui racconto un ‘mito vivente’, che face il suo esordio discografico (1958) in un momento
in cui l’Italia viveva un decennio di profondi cambiamenti.
Il mio lavoro è un’analisi panoramica da un’angolazione che va al di là dell’acclarata e indubbia grandezza artistica dell’artista a cui desidero rendere omaggio. Intendo dire, non solo da un punto di vista di vezzo acustico o puro narcisismo, perchè in realtà la omaggio da quando ho memoria! Sicuramente cantare i brani che l’hanno resa celebre, appaga senz’altro alcune mie sfaccettature sonore in certe ‘zone’ della mia estensione vocale. Ma mi ci accosto senza volerla imitare (ne deriverebbe uno scimmiottare) semplicemente usando la mia voce, le mie particolarità. Ed anche se qualcuno potrà avvertire sfumature simili emergere in alcuni passaggi, penso che, inconsapevolmente o no, ma con grande rispetto e senza esagerare, è pure simpaticamente affettuoso fare proprie certe piccole cose, e poi metterci del proprio stile. Del resto è stata una maestra per tanti, ed essendo io cresciuta ai tempi in cui è esploso il suo successo, fa’ parte del mio DNA, e sono sicura non solo del mio…..
In realtà, le canzoni, mi offrono un filo conduttore per offrire allo spettatore tanto altro, perchè la sua storia personale, che si esprime in quanto personaggio pubblico, acquisisce una forte valenza comunicazionale e sociale impersonando le aspirazioni collettive di quei tempi.
Sto parlando di Mina Anna Mazzini un ‘faro’ nella storia moderna del nostro paese. Ha tenuto per mano gli italiani negli step sociali, economici e culturali per 50’ anni. Inconsapevolmente ha aiutato il paese a liberarsi dalla fragilità culturale in cui versava negli anni del dopoguerra. Un paese arretrato, bigotto e provinciale, inzuppato di perbenismo, ma con tanta voglia di trasformazione. Ma per trasformarsi sono necessari dei punti di riferimento, forti stimoli culturali e di costume, che suggeriscono nuovi gusti e tendenze. La musica da sempre fornisce il suo contributo, e in uno scenario in cui lo stato sociale femminile era offeso e svilito da conformismi cattolico-culturali e ruoli precostituiti, Lei, l’urlatrice ‘libera’ le persone identificandosi nello sbotto di una società compressa, mandando in pezzi un’ Italia arretrata, infrangendo la ‘tradizione’ musicale.

Mina ARTISTA rompe gli schemi, lancia mode, crea nuovi linguaggi e diventa un simbolo per le ragazze degli anni ’60 che imitavano il suo stile, l’abbigliamento, il trucco le pettinature …
Mina DONNA paga pubblicamente e professionalmente le sue scelte ‘private’, e senza volerlo, accelera il processo di liberazione femminile rappresentando tutte quelle donne che non accettano ruoli subalterni nella società.
Società senza scrupoli, che ahimè, nonostante tutto conserva, ancora oggi, retaggi moraleggianti e censori.

Attraverso un repertorio che raccoglie diversi generi musicali, dagli anni ’60 ripercorro anche una storia del pensiero dell’Italia. Dei momenti fondamentali della sua carriera legati a doppio laccio da forti scelte private. Dagli ‘allontanamenti’ televisivi; i concerti live; le collaborazioni; gli autori divenuti celebri grazie a lei; le censure; i suoi costanti successi discografici nonostante un’Italia abbattuta dalle varie crisi …..
…… In un percorso musicale cantato e raccontato, che intende mettere in evidenza anche il ruolo della televisione, che, in quel periodo, non era come si è intesa negli ultimi anni, ma qualcosa che andava al di là. Un’ Era televisiva in cui la musica, e non solo, esprimeva sul piccolo schermo qualcosa che mi auguro ritorni in un ruolo che rispetti lo spettatore, non solo facendogli puramente compagnia ma che, arrivando a tutti contribuisca ad una vera evoluzione di massa.
Il resto ve lo racconto nella seconda parte ………. A presto !!!!

un piccolo medley di registrazioni di un po’ tempo fa’ https://www.youtube.com/watch?v=0SXsnJu2dBI


10/04/2020
Non solo Musica …… rubrica curata da Stella Brignola