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Il mio patrimonio territoriale

Il mio patrimonio territoriale


Ciao a tutti!
Non ho ancora detto che sono una napoletana di Pozzuoli.
Come accennato nella presentazione di qualche settimana fa’, la mia personalità eclettica e creativa, appassionata ed entusiasta avrà a che fare anche con i luoghi della mia nascita …? Mi piace l’idea di essere figlia di due vulcani (VESUVIO e SOLFATARA). Doppiamente incandescente! Ereditati da mia madre altrettanto puteolana (così si chiamano i cittadini di Pozzuoli) e mio padre napoletano doc, nato e cresciuto all’ombra del VESUVIO.

Nasco il 27 febbraio nei CAMPI FLEGREI, una delle perle della regione Campania situata nel golfo di Pozzuoli, nella macchia mediterranea ad Ovest di Napoli. La denominazione deriva dal greco ‘phlegraios’ che significa CAMPI ARDENTI, in riferimento alla natura altamente vulcanica del territorio. Una CALDERA composta da circa 40 crateri che si estende per più di 15 km che presenta lungo il suo percorso le più diverse espressioni relative al vulcanismo: manifestazioni idrotermali, effusive, gassose, formazione di laghi, depositi piroclastici che hanno prodotto il tufo giallo o grigio tipico della Campania, affacciati in uno spettacolare scenario marino.
Gli straordinari fenomeni geologici e idrologici che sono all’origine del suo aspetto morfologico rendono affascinanti e misteriosi questi luoghi. Lo spettacolo naturalistico, il patrimonio storico e archeologico, il mito, la leggenda, si fondono e ne fanno una terra unica al mondo!
Non sto esagerando! Voglio parlarvi di una delle eccellenze attrattive della mia cittadina di nascita, il fenomeno geosismico del BRADISISMO. Viene prodotto a sua volta dalla presenza della Solfatara, il vulcano ancora attivo che provoca il ciclico movimento tellurico chiamato, appunto bradisismo.
Questa manifestazione è caratterizzato dal sollevamento-abbassamento della crosta terrestre per l’aumento della pressione sotterranea. Una terra che si muove da secoli, impercettibilmente rispetto alla percezione umana, ma velocemente per l’aspetto geologico. Quasi 1 centimetro all’anno che nel tempo modifica l’assetto della costa. Lo si può osservare dal livello del mare che ha segnato i resti archeologici.

La Solfatara di Pozzuoli viene chiamata anche supervulcano. E’ una conca, un grande cratere ellittico dal perimetro di più di 2 chilometri, una delle bocche considerate dagli studiosi della vulcanologia internazionale, tra le più pericolose al mondo! Si compone di tre zone principali, la fangaia, la bocca grande e le fumarole. Indubbiamente l’interno è suggestivo, sembra di camminare in un paesaggio lunare. La terra bianchissima e luccicante per la componente di cristalli a seguito del deposito di composti chimici. Uno spettacolo singolare: getti d’aria ad altissime temperature, principalmente vapore e gas sulfureo, cioè a componente di zolfo. Molte rocce infatti sono gialle, ocra e rosse. Il gorgoglio del fango che ribolle nelle pozze di sabbie mobili, il forte odore di zolfo o uova marce che però fa’ bene respirare. Il tutto circondato da una vegetazione rigogliosissima e particolare. Una piccola curiosità, esistono in tutto il mondo pochissime ‘solfatare’, quella di Pozzuoli è la più famosa, e proprio da lei prendono il nome tutte le altre ……

Restando in argomento ‘tellurico’ nel 1538 un'eruzione vulcanica provoca la nascita di un nuovo cratere, il più giovane d’Europa chiamato Monte Nuovo, la cui formazione viene per la prima volta scientificamente testimoniata da cronache che costituiranno le basi della moderna vulcanologia.

Tutta l’area è considerata ad altro rischio e continuamente monitorata. Nel 2003 è stato istituito dal MiBAC il Parco Archeologico dei Campi Flegrei dotato di autonomia speciale, per salvaguardare il patrimonio e contribuire alla valorizzazione dei tanti siti e monumenti che costellano il territorio, integrandoli in un unico grande parco diffuso.
Ne fanno parte anche le isole di Ischia, Procida e Vivara


J. Wolfgang Goethe così descrisse la sua visita nel marzo del 1787
< Una terra col solo respiro delle pietre, deserta, con acque in ebollizione, coi resti di una storia disegnata nei vulcani spenti e semispenti. La regione più meravigliosa del mondo sotto il cielo più puro ed il terreno più infido. Qui nella terra flegrea lo essere vivente si abbandona alla gioia >

Ma questo non è che l’inizio ………………………………………


09/05/2020
Non solo Musica …… rubrica curata da Stella Brignola